TERAMO – «Dobbiamo recuperare il tempo perduto, capovolgere la gerarchia delle priorità e ridare un ruolo centrale alla scuola, all’Università e alla ricerca, basandoci sul merito e sulla stretta connessione fra studio e
fruibilità imprenditoriale della ricerca. Esistono modelli funzionanti, come quello che si realizza nei Laboratori
Nazionali del Gran Sasso dell’Infn, che vanno valorizzati, sostenuti, replicati. Noi come Regione proseguiamo a fare la nostra parte, investendo nuove e ingenti risorse nel Piano Operativo 2009/10/11 del Fondo Sociale Europeo». Con queste parole l’assessore Paolo Gatti ha aperto i lavori della Giornata di studio intitolata ‘Ricerca e Innovazione’: centralità nella vita sociale, culturale ed economica del Paese. «Con il progetto ‘La società della conoscenza in Abruzzo’ – ha proseguito Gatti – finanzieremo nuovamente i Laboratori del Gran Sasso con oltre 2,6 milioni di euro per proseguire questa esperienza, ma investiamo altre importanti risorse per la ricerca, l’innovazione e l’alta formazione. Penso in particolare al progetto ‘Reti per l’Alta formazione’ con il quale investiamo 8 milioni di euro in un Protocollo con le Università per rafforzare le competenze dei giovani ricercatori, per attivare master e corsi di perfezionamento finalizzati a sostenere la ricerca ed il trasferimento dei suoi risultati, per sviluppare un’azione innovativa di sistema che impegni l’intera filiera dell’Istruzione e della Ricerca. Altri 6,4 milioni di euro andranno al progetto ‘Ricerca e Innovazione’ con l’obiettivo di favorire la mobilità dei docenti, dei ricercatori e dei neolaureati tra gli istituti di ricerca, dell’alta formazione nei settori innovativi, ma anche per supportare lo start-up di nuove imprese».